«Crediamo nelle realtà consortili che valorizzano più Comuni. Ribadiamo la nostra ferma intenzione di partecipare al Consorzio delle Terme ma vogliamo avere al suo interno il nostro peso». Lo ribadisce il sindaco Luca Claudio smentendo le voci che vogliono la cittadina termale in procinto di abbandonare il Consorzio delle Terme e aggiunge: «Come Montegrotto abbiamo una forte identità, non riteniamo di essere inferiori ad Abano anche per quanto riguarda il livello ambientale, il verde, la tranquillità e l'accoglienza. Questo non significa conflitto, nè lotta nè antagonismo, ma la voglia di compiere un cammino comune».
Il sindaco sottolinea l'importanza che la sua amministrazione assegna al termalismo. Tanto da avere tenuto per sè questa delega coadiuvato da un albergatore e quindi un esperto del settore.
«Abbiamo osservato e analizzato per oltre un anno le attività promozionali del Consorzio, seguito le fiere - sottolinea Claudio - e siamo rimasti delusi, non dal Consorzio o dal suo presidente Massimo Sabbion, ma dalla Regione che ha impostato l'attività promozionale fieristica in un modo che non da una visione reale di quella che è l'offerta termale».
Un controllo quindi che secondo il sindaco è doveroso: la città, infatti, come ricorda, è impegnata nel Consorzio con 150 mila euro circa, Abano ne versa il doppio, denaro pubblico del cui impiego si deve rendere conto ai cittadini.
«Non spulcio i bilanci per malafede - prosegue il sindaco - nè attacco Sabbion che ha preso in mano un Consorzio avviato da Pierlivio Mattiazzo del quale condivido le linee e sulle cui direttive Sabbion ha proseguito, ma ritengo doveroso verificare come vengono impiegati i fondi». |