MONTEGROTTO. Resterà agli arresti domiciliari nella casa del fratello, a Montegrotto, Paolo Battisti, 50 anni, residente in città in via Scagliole 1, lavapiatti in un albergo, arrestato per violenza sessuale. Ieri il giudice delle indagini preliminari Claudio Marassi ha convalidato l'arresto dell'uomo bloccato lunedì sera, poco dopo la denuncia di una ragazza trentenne, aggredita in pieno centro. Davanti al magistrato l'uomo non ha saputo granché giustificarsi, farfugliando delle spiegazioni in dialetto senza troppa logica. Il suo legale, l'avvocato Biagio Pignatelli, ha anche depositato alcuni certificati medici che confermerebbero la precaria condizione psichica di Battisti, già finito in manette il 22 ottobre scorso sempre per l'aggressione ad un'altra donna. Erano le 18,30 di lunedì quando la trentenne, all'altezza di un androne, è stata bloccata per un braccio da Battisti e scagliata contro un muro mentre lui le ha infilato una mano sotto la gonna. Ha gridato e si è difesa, cercando di liberarsi da quella morsa. Battisti, temendo che qualche passante accorresse, si è dato alla fuga presentandosi pochi minuti più tardi nel posto di lavoro come se nulla fosse accaduto.
Immediatamente la vittima si è rivolta ai carabinieri descrivendo l'aggressore che aveva delle evidenti orecchie a sventola. Un particolare, quest'ultimo, che ha subito fatto pensare i carabinieri a Battisti, già noto alle forze dell'ordine. Peraltro lo stesso lunedì pomeriggio Battisti, che era in libertà vigilata, aveva appena adempiuto all'obbligo di firma nella caserma dei carabinieri. |