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Domenica 09/06/2002 - Gazzettino - Luca Ingegneri
MONTEGROTTO Francesca Brombin, maestra della "Vivaldi" con esperienza ultradecennale, non ha voluto sottoscrivere il documento di solidarietà al suo superiore Tribuna
«Non mi intrometto nelle beghe da Grande Fratello»
«Non ho nulla contro di lui, ma sarebbe ora di lasciar perdere le polemiche e di restituire ai ragazzi una scuola portatrice di valori» | | Alla "Vivaldi" la considerano una sorta di istituzione. Dall'alto della sua esperienza ultradecennale Francesca Brombin è l'abituale punto di riferimento di molti colleghi. E quando ha deciso di non sottoscrivere il documento di solidarietà al suo superiore, in questi giorni al centro di ripetuti attacchi da parte di un gruppo di genitori, altri docenti hanno seguito il suo esempio. "Volevo starmene zitta - scrive l'insegnante, ormai ad un passo dalla pensione dopo quarant'anni di onorata carriera - ma alla richiesta di solidarietà ho risposto che preferivo prendere le distanze da queste beghe da Grande Fratello".
L'insegnante non nutre alcun rancore nei confronti del dottor Tribuna. Si sente però in dovere di lanciare un accorato appello a tutti i protagonisti di queste beghe di paese: è ora di lasciare da parte le polemiche e di restituire ai ragazzi una scuola portatrice di valori. "In questi giorni - racconta - io e gli altri colleghi ci siamo trovati a rispondere alle domande dei nostri alunni, nonostante avessimo sempre cercato di distogliere la loro attenzione dalle vicende del direttore che pure palesemente e frequentemente venivano alla luce nei discorsi di alcuni di loro. E' stata una nostra scelta quella di diffondere la lettura del quotidiano in classe. Molti ragazzi hanno acquisito tale abitudine e ne sono orgogliosa. Ma hanno imparato a leggere anche la cronaca locale e a chiedere spiegazioni. Come posso - si chiede Francesca Brombin - spiegare il termine "complotto" usato dal dirigente e "manipolo di genitori esagitati" agli alunni che sono magari i figli di quegli adulti?".
Secondo l'insegnante è stato creato un danno enorme all'istituto comprensivo di Montegrotto: "Registro una mancanza di autorevolezza nell'istituzione scolastica - afferma - e in molti ne sono al corrente. Quando i ragazzi parlano di gelosia tra le maestre non alludono alla mancanza di incarichi, ma a ben altri conflitti di cui i ragazzi sono stati a volte vittime, altre volte testimoni. Il problema - conclude rivolgendosi al direttore regionale Martinelli - non è se parteggiare per le insegnanti o per il dirigente, quanto piuttosto restituire dignità alla scuola e credibilità al suo operato. A Lei l'invito di pensare ai ragazzi". | |
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