Un fantasioso castello accusatorio. Con questa definizione il dirigente Bartolomeo Tribuna respinge al mittente le accuse di mobbing attualmente al centro di un'ispezione dell'ufficio scolastico regionale. "Tra me e l'insegnante Francesca Montecchio esiste un conflitto a senso unico - precisa il funzionario - nel senso che è lei ad avercela con me. Io ritengo di averla sempre aiutata e di non averle mai fatto del male". Sulle ragioni che hanno spinto la maestra di educazione musicale a rivolgersi al provveditore regionale, Tribuna preferisce non addentrarsi: "Sono tenuto a rispettare il segreto d'ufficio - dice - visto che la visita ispettiva è ancora in corso. Posso però affermare che la signora Montecchio ha gettato fango sull'operato del suo superiore gerarchico recando un incalcolabile danno d'immagine all'istituto. L'ufficio scolastico regionale valuterà l'opportunità di assumere eventuali provvedimenti".
Pacata la replica dell'insegnante: "All'ispettore - precisa Francesca Montecchio - ho manifestato il desiderio di potermi ritrovare in una scuola dove si vivano i valori del rispetto reciproco, prima per le persone e poi per l'istituzione scolastica che considero la mia seconda casa. Purtroppo nella nostra scuola manca il dialogo vero, quello fatto di intenti e di idee, quello che non può confondersi con l'invidia o altro. La parola complotto mi fa capire ancora una volta quanto siamo lontani da una scuola di qualità. E' per il bene del mio paese e dei miei alunni che ho sopportato in questi anni tanta sofferenza. Nei ragazzi riconosco ancora i valori veri della vita". |