MONTEGROTTO. Ricettazione di opere d'arte di autori anche molto noti, tra i quali De Chirico e Schifano. E' questa l'accusa dalla quale dovrà difendersi Ampelio Betteto, 57 anni, originario di Casier nel trevigiano, ma residente a Montegrotto in via Stazione, titolare di una galleria d'arte in via Carducci. Martedì scorso in tribunale ad Este si è svolta l'udienza filtro e quindi il processo è stato rinviato per il dibattimento al 25 giugno prossimo. Secondo l'imputazione del pm Paola De Franceschi, l'imputato (difeso dall'avvocato Gianluca Greggio) «in concorso con la moglie Maria Prosdocimo nell'impresa del commercio di opere d'arte, acquistava, riceveva e poneva in vendita delle opere d'arte contraffatte». Si tratta di 24 opere delle quali 6 di autori vari: un quadro di Saetti e uno di Faccincani, un disegno di Morandi, un dipinto ad olio di Sironi, un acquerello di Guidi e un dipinto ad olio del D'Orazio. Un disegno e un acquerello del De Chirico, 6 dipinti ad olio e una stampa del Treccani e 9 quadri di diSchifano. Il sequestro avvenne il 9 aprile del Duemila. Queste opere per le quali si procede sono le rimanenti di un maxi sequestro di oltre 200 oggetti. La gran parte quindi sono state dissequestrate. L'avvocato difensore ha prodotto alcune copie di quotidiani da dove si evince che per alcune opere è impossibile stabilire l'autenticità, soprattutto per lo Schifano. Nel febbraio dello scorso anno contro la galleria Arte 3 di via Carducci di proprietà di Betteto furono sparati 3 colpi di pistola, che mandarono in frantumi la vetrata. Il titolare denunciò il fatto ai carabinieri e raccontò anche di non aver mai subito alcuna minaccia. |