MONTEGROTTO. Sta studiando attentamente il bilancio 2002 del Consorzio Terme Euganee. Nonchè passando al setaccio quelli degli anni passati. Il sindaco Luca Claudio vuole vederci chiaro nel funzionamento dell'ente di promozione turistica del bacino.
Perchè, d'ora in poi, valuterà volta per volta quando contribuire alle iniziative in cantiere e quando chiudere i rubinetti delle casse municipali, nel caso i singoli progetti non siano utili a Montegrotto. «La mia intende rappresentare una netta inversione rispetto al passato - esordisce Claudio -, quando le amministrazioni di questa città avevano un ruolo esclusivamente passivo, limitandosi a ratificare le decisioni del Consorzio».
La sua presa di posizione arriva all'indomani della diffusione dei disastrosi dati su presenze e arrivi a Montegrotto e ad Abano nel mese di aprile. E subito dopo le accuse che l'ex presidente dell'Apt e dell'Assoalbegatori sampietrina Agostino Braggion ha mosso al Consorzio, accusato di aver completamente sbagliato le strategie promozionali e di marketing, privilegiando l'aspetto curativo e disinteressandosi di quello preventivo diretto a un pubblico più giovane. «Quest'anno - prosegue Claudio - abbiamo già contribuito per 150.000 euro (compresi i 65.000 della quota fissa a carico del Comune), versati ad un ente che movimenta, annualmente, due milioni di euro. Ma vogliamo contare di più, nelle politiche decisionali». La questione non è nuova. Ma sta assumendo un sempre maggiore rilievo, alla luce di una stagione 2002 iniziata nel peggiore dei modi. Da tempo il Consorzio, e il suo presidente Massimo Sabbion, sono sotto il «tiro» delle giunte di Montegrotto e Abano. Sabbion deciderebbe autonomamente, senza consultare gli altri aderenti. Il «pressing» su di lui dura da mesi. Al punto che nell'ultima assemblea il titolare dell'hotel President ha preannunciato un allargamento della base decisionale. «Sono certo - continua Luca Claudio - che alle parole seguiranno i fatti. Massimo Sabbion ha lavorato molto per mettere in piedi quella che di fatto è l'unica struttura promozionale sul territorio. Ma io ho il dovere di rendere conto ai cittadini dei soldi che spendo».
Ma questo, in concreto, che significa? «Vogliamo essere sempre liberi di dire sì o no - risponde Claudio -. Se riterremo utile un'iniziativa comune, contribuiremo al suo finanziamento, altrimenti ci asterremo». In quanto ai rilievi di Agostino Braggion, conclude: «Sono d'accordo. Le Terme hanno bisogno di essere svecchiate. Non è possibile puntare solo ed esclusivamente sull'aspetto curativo, ma anche su quello preventivo. Con un occhio di riguardo alla fitness, ai trattamenti di mantenimento e alle terapie legate all'attività sportiva». |