ABANO. L'Associazione albergatori ha siglato con l'Usl 17 un protocollo d'intesa per garantire ai clienti dei propri hotel le prestazioni fornite dall'unità di dialisi dell'ospedale di Monselice. L'accordo sarà illustrato in tutti i suoi aspetti nel corso di una conferenza stampa fissata per martedì nella sede dell'associazione. Alla presenza, oltre ai vertici dell'Usl 17, dei sindaci e degli assessori al Termalismo di Abano e Montegrotto. Peccato, però che questi ultimi non ne sappiano assolutamente nulla.
Morale della favola, il sindaco di Abano Giovanni Ponchio, il collega sampietrino Luca Claudio (che detiene anche la delega al termalismo) e l'assessore al turismo e al termalismo aponense Cesare Pillon dovranno aspettare fino a martedì per sapere dal presidente dell'associazione imprenditoriale Massimo Sabbion in cosa consista esattamente questa convenzione. Nel frattempo, esprimono parecchie perplessità sulla scelta di una unità sanitaria locale territorialmente distante dalle Terme Euganee. Insomma, niente male come esempio delle tanto strombazzate «sinergie» e «unità d'intenti» buone, a quanto pare, solo per convegni e tavole rotonde. «Per noi è stato un fulmine a ciel sereno - esordisce Ponchio -. Aspetto di conoscere i termini reali della questione. Voglio sapere cosa dice questo protocollo d'intesa prima di pronunciarmi. A quanto mi sembra di capire si tratta di una convenzione a carattere strettamente privatistico. Trovo singolare che si sia prediletta l'Usl 17 invece quella di Padova che può contare su un'unità di dialisi». A Claudio, invece, l'invito alla conferenza stampa è stato comunicato ieri verso le 12.30. Ma anche il sindaco di Montegrotto cade dalle nuvole: «Dal punto di vista squisitamente teorico mi può anche stare bene un servizio in più per i clienti degli hotel delle Terme. Ma i nostri concittadini? Che fine farà, ora, il progetto di costituire costituire nel bacino un'unità di dialisi?».
Claudio non aveva mai fatto mistero di non gradire la sede della Casa di Cura di Abano (ritenuta invece la soluzione migliore dal capogruppo aponense della Margherita, dottor Bruno Fabbri), candidando Montegrotto. «A questo punto - conclude - rinnovo la disponibilità del mio Comune a ospitare la struttura. Ma continuo a chiedermi perchè privilegiare Monselice al posto di un territorio compreso nell'Usl di Padova». Sconcertato e sorpreso anche Cesare Pillon: «Non ne sapevo assolutamente nulla. Il distretto sanitario di Abano (che comprende anche Montegrotto e Torreglia) ha specifiche peculiarità, legate anche al turismo, che lo rendono il sito più adatto per insediarvi strutture che garantiscano servizi del genere, a vantaggio non solo dei clienti, ma primariamente dei cittadini. A quanto pare, fino a poco tempo fa erano tutti d'accordo, albergatori compresi. Non capisco perchè proprio loro abbiamo deciso di forzare i tempi». Il dialisi di Abano era in dirittura d'arrivo, ora tutto rischia di saltare. I residenti a Padova, gli ospiti a Monselice: perchè? E soprattutto, come mai gli enti locali sono stati informati a cose fatte di una decisione così importante? Si spera che le risposte di Massimo Sabbion siano esaurienti. Anche se sindaci e assessori avranno il ruolo di meri spettatori. |