Venticinque manifesti appesi in piazza e qualche bandiera affissa ai lampioni della pubblica illuminazione. E' stato commemorato in questa maniera il 57° anniversario della Liberazione nella città di Bertha. Nessuna cerimonia ufficiale e nessuna deposizione di corone ai Caduti, a differenza di quanto avveniva in passato. Una lacuna che ha finito per sollevare un vespaio di polemiche, anche tra la popolazione. Ad alzare la voce contro l'amministrazione sampietrina è l'opposizione ulivista: «Non posso non ricordare - racconta il consigliere diessino Antonio Voltolina - che al consiglio comunale del 25 febbraio scorso è stata presentata una mozione con cui chiedevo al Comune di organizzare una manifestazione pubblica in piazza Roma, in occasione del 25 Aprile, alla presenza delle massime autorità cittadine. Ed esortavo l'assessore competente a dare massima pubblicità all'evento».
In realtà la mozione non venne messa ai voti. Il capogruppo della maggioranza di centrodestra Arcangelo Asquino disse che non era necessario approvarla, in quanto l'intero consesso non poteva che essere d'accordo.
«Speravo che il consiglio comunale se ne facesse carico - osserva con una punta di rammarico Voltolina - in realtà il 25 Aprile si è tenuta soltanto la processione della Madonna Nera fino al Santuario di Monteortone. E' stato deliberato pure un contributo di 700 euro per la banda musicale che ha accompagnato i fedeli. Per l'anniversario della Liberazione sono bastati dei piccoli manifesti con la scritta "Impegno perchè il passato non ritorni". Nelle scelte di quest'amministrazione -argomenta il consigliere - riscontro un'assoluta mancanza di senso dello Stato. Perchè non mantenere viva la memoria delle radici della nostra Repubblica? Credo che tanti concittadini non si riconoscano in quest'atteggiamento di disprezzo nei confronti delle istituzioni". |