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Venerdì 26/04/2002 - Gazzettino - Luca Ingegneri

MONTEGROTTO La società romana che doveva realizzare "Terme & Fitness" non demorde dopo il passo indietro dell’Amministrazione

«Il Comune ci dovrà rifondere i danni subiti»

Chiede 200 mila euro. «Il sindaco doveva informarci delle difficoltà. Abbiamo sostenuto delle spese ingenti»

"Per quanto mi riguarda ho chiuso per sempre con Montegrotto. Sto già lavorando per portare la manifestazione il prossimo anno ad Abano": chiude la porta in faccia agli amministratori sampietrini Filippo Rocca, legale rappresentante di "Immagina", la società romana che ha profuso ogni sforzo nel tentativo di realizzare nella città di Bertha "Terme & Fitness", il fantasmagorico villaggio delle cure, del relax e del benessere. Il promoter capitolino intende trascinare il Comune in un'aula di giustizia. Attraverso il suo legale ha provveduto a recapitare all'amministrazione una richiesta di risarcimento. Pretende il ristoro delle spese sostenute in occasione delle trasferte nel bacino euganeo e per l'allestimento dello stand al Bit, la Borsa del turismo di Milano, oltre al riconoscimento del danno morale.



"Immagina" presenterà un conto piuttosto salato, nell'ordine dei 150/200.000 euro. Rocca sostiene che gli innumerevoli contatti intercorsi con l'amministrazione comunale lasciavano presagire la firma del contratto. Il sindaco e i suoi più stretti collaboratori avrebbero dovuto informare in via preventiva la controparte delle oggettive difficoltà che impedivano la ratifica dell'accordo di programma. Secondo "Immagina" la condotta del primo cittadino avrebbe violato i fondamentali principi della correttezza e della buona fede, secondo quanto previsto dagli articoli 1337 e 1338 del codice civile."Il sindaco Claudio - dichiara Rocca - non ha rispettato i patti. Si era impegnato a fornirci la corrente elettrica e gli allacciamenti fognari oltre ad un contributo di cento milioni di lire. Alla fine era disposto a concederci unicamente l'esenzione dal pagamento della tassa per l'occupazione del suolo pubblico in piazza Mercato. Forse sperava che la mia società arrivasse a coprire per intero i costi della manifestazione. Avrei dovuto investire un miliardo di tasca mia". "Immagina" avrebbe subito un grave danno d'immagine dalla cancellazione dell'happening. Aveva stipulato contratti con cinque o sei sponsor a livello nazionale, per una cifra complessiva superiore al mezzo miliardo di lire. La società romana aveva addirittura provveduto a stampare le brochures promozionali. "Da quel giorno - conclude il promoter - il sindaco non si è più fatto sentire. Neppure per porgermi le sue scuse".

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