MONTEGROTTO. Erano in settecento su un treno che non arriva a portarne che 390. I pendolari che solitamente prendono il treno regionale 6410 delle ore 7.50 alla stazione di Terme Euganee, per arrivare a Padova Centrale alle 8.07, hanno detto basta e ieri mattina hanno invaso la stazione di Padova per protestare con capostazione e dirigente dell'assistenza clienti. Nelle carrozze sovraffollate sino all'impossibile non si riesce neanche a respirare e ogni mattina il viaggio verso Padova diventa un inferno. I pendolari chiedono che sia istituito un altro treno nella stessa fascia oraria, oppure che il regionale 6410 sia formato da vagoni più capienti.
di Felice Paduano MONTEGROTTO. I pendolari, che ogni mattina prendono il treno regionale numero 6410 delle ore 7.50 alla stazione di Terme euganee per arrivare a Padova Centrale alle 8,07, sono stanchi di viaggiare in condizioni di disagio permanente. Sono arrabbiatissimi anche i pendolari che salgono sullo stesso treno, alle 7.44, alla stazione di Battaglia e quelli di Monselice (ore 7.39), che utilizzano sempre lo stesso treno locale che parte ogni mattina da Rovigo alle 7,18.
Tutti viaggiano stipati come sardine in scatola. Nelle carrozze sovraffollate sino all'impossibile non si riesce neanche a respirare ed ogni mattina il viaggio verso la città del Santo diventa un inferno.
Stanchi del calvario quotidiano, ieri mattina, appena dopo che il 6410 è arrivato nella stazione di Padova, un folto gruppo di pendolari si è recato negli uffici dei capi-stazione e del dirigente dell'assistenza clienti per protestare ancora una volta contro una situazione che perdura da mesi.
I pendolari chiedono che sia istituito un altro treno nella stessa fascia oraria oppure che il regionale 6410 sia formato da materiale tecnico in grado di trasportare più persone. Il treno, in partenza da Rovigo alle 7.18, attualmente è composto da un'elettromotrice che può trasportare 390 persone. Invece ci sono convogli, specialmente quelli a cosiddetto materiale vicinale oppure i nuovi Taf (treni ad alta frequentazione finanziati in parte anche dalla Regione Veneto), che sono in grado di trasportare da 500 a 700 passeggeri. Ed erano proprio 700 i pendolari che ieri mattina erano a bordo del treno sul quale è scoppiata la protesta.
Per andare da Monselice e Terme Euganee ci sono altri due treni mattutini, quelli delle 6.55 e 7.17 da Monselice, ma entrambi sono molto affollati. Il treno successivo, il Bologna-Ferrara-Rovigo- Monselice- Terme Euganee, arriva troppo tardi a Padova (ore 8,37) per arrivare puntuali a scuola o in ufficio.
Le proteste dei pendolari della zona termale e del Monselicense sono note anche ai sindacati di settore. «Le Ferrovie - afferma Franco Beraldin della Fit-Cisl - non possono e non devono interessarsi solo degli Eurostar e delle linee più redditizie. Il problema del trasporto dei pendolari sulla Rovigo-Padova-Venezia si trascima da anni. I dirigenti del Trasporto Locale e della Regione Veneto devono prestare più attenzione alle loro esigenze». |