MONTEGROTTO Raid di una banda di malviventi nei locali dello stabile di via Caposeda. Hanno attaccato la cassaforte alla ricerca di denaro
Vandali devastano gli uffici demografici
Non trovando contante hanno fatto i loro bisogni dappertutto e poi hanno scaraventato a terra montagne di documenti
Montegrotto Terme E' un gesto inqualificabile quello compiuto dalla banda che l'altra notte si è introdotta negli uffici demografici del Comune. Non avendo trovato denaro contante da portare via i malviventi si sono lasciati andare ad una serie di atti vandalici. Hanno scaricato i loro bisogni corporali sul pavimento distribuendo escrementi un po' dovunque. Il raid è stato compiuto in piena notte. I ladri si sono introdotti dal retro nello stabile di via Caposeda che ospitava un tempo la scuola elementare "Emanuele Filiberto". E' un comodo percorso che si perde direttamente nella campagna circostante. Per introdursi nei tre uffici del settore anagrafe, stato civile e leva hanno dovuto forzare la serratura della porta antipanico. Hanno puntato direttamente verso il locale dove viene custodita la cassaforte. Ai ladri interessavano soltanto i soldi. Non hanno infatti degnato di uno sguardo il pacchetto di carte d'identità ancora in bianco che erano a portata di mano.
Servendosi con tutta probabilità di una fiamma ossidrica hanno creato un grosso squarcio sulla parte posteriore del forziere. La dea bendata non era però dalla loro parte. Il denaro - qualche decina di euro in tutto - veniva infatti custodito nello scomparto superiore della cassaforte. E non in quello principale che i banditi sono riusciti a scardinare. Quando si sono trovati davanti ad una montagna di inutili cartacce hanno capito che le banconote dovevano essere nascoste altrove. A quel punto hanno rovesciato per terra interi pacchi di documenti. Ed hanno scambiato uffici e scrivanie per dei servizi igienici.A scoprire il caos è stata ieri mattina la responsabile dell'anagrafe Verena Bevilacqua. Un odore nauseabondo l'ha accolta all'ingresso in ufficio. C'erano resti di escrementi quasi ovunque: in prossimità del bancone che funge da sportello, nei pressi della cassaforte e persino sotto alla scrivania di un'impiegata. Stando ad una prima sommaria verifica non sarebbe sparito nulla. I locali erano sottosopra ma non mancherebbero all'appello documenti importanti. Sul posto si è recata in sopralluogo una pattuglia dei carabinieri del radiomobile di Abano. Alla responsabile dell'ufficio è toccata poi l'incombenza di sporgere denuncia contro ignoti.