MONTEGROTTO. Una cosa è sicura: all'orizzonte si profila l'ennesima «baruffa» sampietrina fra maggioranza e opposizione. La «pietra dello scandalo» è l'istituzione del «Giorno della memoria», in ricordo dell'abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio del 45. Una ricorrenza sancita, nel 2000, da una formale votazione del Parlamento e codificata da una legge dello Stato. Legge che - a parere dei consiglieri di centrosinistra Antonio Voltolina, Elvio Cognolato e Duilio Fasolato - l'attuale amministrazione violerebbe apertamente. In una lettera aperta, i tre avevano accusato la giunta di Luca Claudio di non avere accettato una mozione che sollecitava l'istituzione della giornata e la commemorazione della Shoah in luoghi pubblici e scuole. La maggioranza aveva a sua volta controproposto una commemorazione delle vittime di tutte i totalitarismi, comunismo compreso. A replicare, ora, è lo stesso Luca Claudio: «Si vuole imporre il concetto che la vita di una persona stroncata da mano fascista sia più rispettabile, abbia maggior valore o sia causata da un atto più ignobile di una vita stroncata da mano comunista. Per inciso - prosegue Claudio - chiedo ai firmatari della lettera perché non sia stato istituito da loro il Giorno della memoria nel 2001, visto che la legge è del 2000, quando ancora il dottor Cognolato era sindaco. Credo di poter rispondere affermando che forse non lo hanno fatto perché la legge "riconosce" quel giorno, ma non ne "impone" l'istituzione». Assai più corretto, secondo Claudio, sarebbe dedicare una giornata al ricordo di tutte le vittime di guerre civili e dell'oppressione. |