MONTEGROTTO. Riproporre il contributo, già previsto dalla precedente amministrazione, a favore delle famiglie che regolarizzeranno il proprio rapporto con le «badanti» extracomunitarie che garantiscono assistenza giornaliera agli anziani non autosufficienti di Montegrotto.
Lo chiede al sindaco Luca Claudio l'ex primo cittadino Elvio Cognolato. Quand'era a capo della giunta di centrosinistra, Cognolato aveva disposto di destinare uno specifico capitolo di bilancio ad aiuti economici per chi si fosse assunto l'onere di comunicare la presenza di lavoratori extracomunitari - per lo più donne senza permesso di soggiorno - impegnate ad accudire persone non più in grado di provvedere ai propri bisogni. Secondo una stima del Comune, la situazione interessava circa una decina di famiglie sampietrine.
Il provvedimento aveva scatenato le proteste delle allora minoranze di Lega e Polo. Ma si era anche scontrato con ostacoli burocratici di fatto insormontabili. Soprattutto perché far uscire allo scoperto le «badanti» avrebbe procurato guai giudiziari ai datori di lavoro, per aver favorito l'ingresso di clandestini.
La successiva amministrazione di centrodestra aveva poi eliminato il contributo.
Ora però, la situazione sta cambiando. Osserva Cognolato: «Allora sembrava una semplice provocazione, ma il problema è stato ripreso a livello istituzionale, sia con interventi del presidente della quinta commissione regionale Leonardo Padrin che dell'assessore regionale Antonio De Poli e, a livello nazionale, con una proposta del governo che in qualche modo prende atto della questione».
L'ex sindaco chiede quindi alla giunta amministrata da Claudio di tornare sui propri passi. Va inoltre sottolineato che la richiesta di una specifica sanatoria per le «badanti» extracomunitarie è da tempo stata avanzata anche da associazioni di volontariato che operano nel Veneto. Dove, secondo stime ufficiali, sono ben 20.000 le famiglie in cui donne prive di permesso di soggiorno prestano la propria assistenza.
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