Sarà un consulente tecnico super partes a dover accertare l'esistenza di un nesso di causalità tra le lesioni provocate ad una ventina di villette a schiera di via Appia, via Flaminia, via Claudiana e via Capitolina e gli scavi del vicino cantiere di largo Traiano. Sono stati i legali dei sei indagati a sollecitare l'incidente probatorio. Toccherà quindi al giudice per le indagini preliminari nominare un perito, che verrà affiancato dai consulenti di parte. A questo punto il pubblico ministero Maria D'Arpa, che appena una settimana fa aveva firmato il decreto di sequestro del cantiere, ha rinunciato alla nomina di un pool di esperti. Accusa, difesa e parte civile si sono ritrovate per la prima volta ieri mattina in Procura. Sono indagati con l'accusa di concorso in crollo colposo di costruzioni Giacomo Cavagnis, 47 anni, di Padova, legale rappresentante dell'impresa Cavagnis Costacurta (avvocati Niccolò Ghedini e Paola Rubini), Piero Mazza, 42 anni, di Mirano (Venezia), amministratore della Nuovo Centroverde Srl, la società proprietaria dell'area (avvocato Ferdinando Bonon), e i progettisti e direttori dei lavori Roberto Rigodanzo, 46 anni, di Abano, e Michele Galesso, 33 anni, pure residente nella cittadina termale, assistiti dagli avvocati Carlo Augenti e Andrea Capuzzo, Daniele Pillan, trentaduenne, di Albignasego, e Massimiliano Reginato, 31 anni, domiciliato in città, difesi dall'avvocato Giorgio Gargiulo. Parte offesa nel procedimento sono i proprietari di sei villette danneggiate, patrocinati dagli avvocati Giovanni Scudier, Lucia Casella e Pierilario Troccolo.
Il 14 marzo scorso sono stati apposti i sigilli al cantiere. In attesa della perizia il Pm D'Arpa ha voluto "cristallizare" il cantiere, onde evitare profonde modificazioni dello stato dei luoghi oggetto di indagine. In realtà il Comune aveva già provveduto a bloccare i lavori. Secondo il geologo incaricato dall'amministrazione sampietrina, l'ingegner Mario Berlanda, crepe e fessurazioni, della larghezza di 3-4 centimetri, sarebbero state provocate dall'abbassamento del terreno, dovuto all'aspirazione della falda freatica. Un inconveniente che potrebbe ripetersi in occasione della posa delle fondamenta dell'ultima delle cinque palazzine. |