Non nasce sotto una buona stella l'isola pedonale di via Manzoni. Nuovi contrattempi stanno facendo slittare in avanti la conclusione dei lavori. Ai ritardi accumulati nelle forniture della pietra di Mostar, poi sostituita con materiali di provenienza croata, si aggiungono ora quelli provocati dagli atti vandalici dell'altra notte. Un gruppetto di idioti si è divertito a distruggere le lastre in porfido e pietra bianca posate appena ventiquattr'ore prima. Un raid studiato con perfetto tempismo: i vandali sono entrati in azione quando le lastre non erano ancora fissate al suolo. E' stata presa di mira l'intera fascia centrale, della larghezza di sei metri. Alcuni laterizi sono stati sradicati e gettati altrove. Buona parte del blocco è stato invece distrutto o incrinato. Per completare l'opera la banda ha pure divelto le barriere di protezione all'altezza dell'ingresso dei garages del vicino condominio "La Piastra". Una scena deplorevole quella che si è presentata agli occhi degli operai alla riapertura mattutina del cantiere. Al responsabile della ditta Cignoni di Lendinara (Rovigo) non è rimasto altro che rivolgersi ai carabinieri di Abano e sporgere denuncia contro ignoti per danneggiamenti. L'impresa appaltatrice si è riservata di quantificare i danni che dovrebbero comunque ammontare attorno ai 4-5.000 euro. "Sono atti assurdi e ridicoli - sbotta il sindaco Luca Claudio - assolutamente da condannare perchè vanno a pesare sulle tasche della collettività. Le pietre vengono stese secondo un meccanismo ad incastro. Gli operai sono stati costretti a rimuovere l'intera fascia centrale e a riavviare ex-novo le operazioni di posa delle lastre". L'imprevisto comporterà una proroga ai lavori di una decina di giorni. Il sindaco ha firmato un'ordinanza che autorizza l'impresa a mantenere in funzione il cantiere per dodici ore al giorno, sabato compreso. Nonostante gli sforzi dell'impresa via Manzoni rimarrà interdetta al traffico in occasione del ponte pasquale. L'isola pedonale verrà aperta al pubblico nell'ultima decade di aprile. "Riscontro - è la riflessione del primo cittadino - una volontà di boicottaggio dei lavori avviati da quest'amministrazione. A dicembre ci avevano bruciato la casetta degli attrezzi lungo la pista ciclabile di via Caposeda. Difficile pensare ad una coincidenza". |