Qualcuno grida allo scandalo, altri minimizzano. Ha suscitato reazioni di segno opposto tra gli addetti ai lavori la partecipazione di una coppia di albergatori sampietrini scambisti all'ultima "fatica" cinematografica di Alex Asmara, l'affermato regista e produttore di film a luci rosse.
«Stando all'identikit fornito dal "Gazzettino" - ironizza la presidente dell'associazione albergatori di Abano MontegrottoGiulia Zanettin - sul set hard potremmo essere finiti io e mio marito. Fa piacere riscontrare che a Montegrotto si verifichino strani movimenti di coppie. Evidentemente è giunto il momento di sfatare la diceria secondo cui nella nostra cittadina ci sono soltanto turisti anziani».
«Scherzi a parte - prosegue la titolare dell'hotel Delle Nazioni - devo dire che la questione non mi tocca. A casa propria ognuno si comporta come crede. Personalmente credo sia più grave che un albergatore provochi un dissesto finanziario oppure non paghi i dipendenti».
«Mi sembra si sfiori addirittura l'illecito - è invece l'opinione diAgostino Braggion, proprietario del Miramonti - perchè si alterano le finalità dei nostri stabilimenti termali, non concepiti per lo scambio di coppie. Non so chi siano i protagonisti ma sicuramente più che un hotel gestiscono una locanda di basso livello. Un fatto simile nuoce alla nostra immagine».
Braggion si dichiara sorpreso: «Siamo sempre stati considerati una categoria di sempliciotti, privi di fantasia nel divertimento. Probabilmente i tempi sono cambiati perchè qui siamo davvero all'eccesso».
Bando alle ipocrisie e ai facili moralismi nelle parole diGiovanni Gottardo, dell'hotel Garden: «Solo nel nostro Veneto ci si può scandalizzare per una vicenda di questo tipo. Nelle altre nazioni europee e in America sarebbe passata inosservata. Noi siamo portati ad un perbenismo esasperato. Da imprenditore e uomo d'affari - osserva Gottardo - non posso però negare che lo scoop mi sorprenda e mi dispiaccia. Ne va della credibilità della nostra realtà termale. Credo che tutti gli associati dovrebbero essere tenuti al rispetto delle regole basilari del nostro mestiere».
«Non è un fatto simpatico - confermaGiovanni Albertin, titolare del Rio D'Oro - i nostri clienti prenotano abitualmente soggiorni di un paio di settimane. Il fatto che si verifichino continui via vai notturni di gente non depone certo a favore di quell'albergo. Sul piano personale non esprimo giudizi. Non nutro sospetti verso alcun collega e ritengo che ognuno sia libero di fare ciò che ritiene più opportuno. Di sicuro è una coppia bene organizzata se riesce a trovare del tempo libero per queste attività». |