MONTEGROTTO TERME. Restauri in corso e porte chiuse a chiave. Così si presenta il municipio di Montegrotto in questi giorni. Un particolare, quello delle porte, che sta suscitando molte polemiche negli ambienti comunali e vede scontrarsi le dichiarazioni dell'assessore al Bilancio Massimo Bordin da un lato, e del vicesindaco Paola Greggio dall'altro. Bordin spiega a nome del sindaco Luca Claudio, che in questi giorni si trova in Canada per impegni istituzionali, le modalità dello svolgimento dei lavori. I restauri, che non venivano eseguiti dal 1994, comprendono la pittura delle pareti e la lucidatura dei pavimenti negli uffici del sindaco, del difensore civico e del direttore generale. Lo scorso dicembre è stato restaurato l'ufficio del sindaco, che nel frattempo ha utilizzato la sala ricevimento situata al pianterreno. Il periodo migliore per ultimare i lavori è la settimana in corso, approfittando dell'assenza del sindaco e del direttore generale e del fatto che il difensore civico non riceverà il pubblico fino a lunedì. «La presenza degli operai e l'intenzione di prevenire eventuali furti o intromissioni sono le uniche ragioni per cui le porte degli uffici sono state chiuse. Non c'è mai stata alcuna intenzione di promuovere azioni a scapito del vicesindaco». Così l'assessore al Bilancio Massimo Bordin risponde a Paola Greggio, che sostiene invece che l'accesso agli uffici era interdetto anche prima dell'inizio dei lavori e dimostra di non gradire questa iniziativa. Gli assessori che utilizzavano gli spazi municipali negli orari in cui il municipio è chiuso, avrebbero avoto accesso soltanto alla sala riunioni del pianterreno. Una scelta che il vicesindaco dimostra di non gradire perché ingiustificata e che intende comprendere prima di esprimere giudizi in merito. |