MONTEGROTTO. Andrà in scena stasera alle 21, nel rustico di Villa Draghi, l'ennesima puntata della «querelle» che da due mesi vede contrapposti l'amministrazione sanpietrina e i genitori dei bimbi delle scuole pubbliche sull'aumento delle tariffe dei buoni-mensa..
Nell'occasione, il sindaco Luca Claudio incontrerà i rappresentanti di classe per spiegare le ragioni che hanno determinato l'incremento dei canoni. Claudio distribuirà anche un rapporto che il personale degli Uffici tributi e della Pubblica istruzione ha approntato per chiarire il quadro economico complessivo della «manovrina», e per fornire criteri di valutazione complessiva.
«Il primo aspetto che va sottolineato - esordisce Claudio - è che, pur con gli aumenti introdotti, le nostre tariffe restano le più basse, rispetto a quelle praticate nei comuni circostanti». L'esborso per il servizio mensa alle scuole materne è, mediamente, pari a 3 euro, a 2,5 per le elementari. Nel comune di Cadoneghe risulta rispettivamente di 3,15 e 3,23 euro; a Torreglia di 3,72; a Teolo di 3,15; a Due Carrare di 3,72; ad Abano di 3; ad Albignasego di 3,46; a Vigonza, di 3,35 e 3,72; infine, a Padova di 4 euro. «In secondo luogo - prosegue Claudio - l'amministrazione ha cercato di rispondere a una specifica richiesta dei genitori, quella di parificare i buoni pasto in relazione agli utenti della scuola materna ed elementare residenti e non residenti. E' stata "appesantita" leggermente la partecipazione alla copertura delle spese per gli utenti che risiedono fuori dal nostro comune». In sintesi, ora le tariffe per usufruire del servizio mensa risultano pari a 2,53 euro a pasto per i residenti che frequentano la materna «Arcobaleno», invariate rispetto all'anno scorso; di 3 euro per i non residenti, con un aumento di 0,41 euro; di 2,53 euro anche per i bimbi sanpietrini della elementare «Ruzzante»; infine, sempre di 3 euro, con un'impennata di 69 centesimi, per chi proviene da altri comuni..
«Non va infine dimenticato - conclude Claudio - che la manovra dev'essere considerata come la conseguenza del continuo incremento dei costi. Per effetto del rinnovo contrattuale con la ditta che gestisce il servizio, la spesa è aumentata passando dai 239 milioni dell'anno scorso ai 275 attuali. E questo per il solo servizio di refezione. Tutti gli altri interventi per le scuole sono interamente a carico del Comune». |