Era un impegno che il sindaco aveva assunto formalmente con gli ambulanti a poche settimane dal suo insediamento in piazza Roma. Ma il ritocco delle tariffe per l'asporto rifiuti - in assoluto tra le più alte dell'intera provincia - stenta a concretizzarsi. La proposta formulata dall'assessore ai tributi Massimo Bordin ha provocato dissensi all'interno dell'esecutivo. E la delibera è stata congelata. Con buona pace dei 195 commercianti che sborsano in media 115-120 euro l'anno per le immondizie. Il provvedimento non sarebbe stato posto in votazione per evidenti ragioni di opportunità. In che modo si sarebbe potuto giustificare un abbassamento delle tariffe per gli ambulanti a fronte degli inasprimenti fiscali (Ici, Irpef e buoni pasto a scuola) stabiliti con il bilancio preventivo 2002?
Stando ai soliti bene informati in giunta sarebbero volate parole grosse. Da parte sua l'assessore Bordin getta acqua sul fuoco: "Non è detto che non si arrivi ugualmente a ritoccare l'imposta - precisa - ne discuteremo assieme ai commercianti, con i quali studieremo il progetto di ristrutturazione della piazza". Bordin ha analizzato le tariffe in vigore nei principali mercati della zona. Scoprendo che Montegrotto applica agli ambulanti un canone di asporto rifiuti simile a quello di Prato della Valle. A Camisano si spende circa la metà, ad Abano addirittura un quarto. "Dobbiamo rivedere un'imposta troppo elevata (105 lire/giorno per metro quadro, ndr) - osserva l'assessore - che paradossalmente non riesce ancora a coprire per intero il costo del servizio. Evidentemente abbiamo ereditato una convenzione troppo onerosa. Ritengo si debba arrivare ad un livellamento generale, sia per le categorie economiche che per le famiglie". "Non abbiamo ancora perso le speranze - afferma Enzo Tuis, presidente regionale Anva-Confesercenti - il Comune si è reso conto che 120 euro l'anno per mezza giornata la settimana rappresentano un'esagerazione". |