Montegrotto Terme
Si allunga l'elenco dei contenziosi di carattere fiscale tra gli stabilimenti termali e l'amministrazione sampietrina. In attesa della definizione della pratica relativa al canone per le acque reflue stanno per approdare davanti alla commissione tributaria provinciale una raffica di ricorsi in materia di imposta sugli immobili. Tra rideterminazioni delle rendite catastali e omessi versamenti il Comune vanta crediti per circa 350 milioni di lire. Una cifra destinata inevitabilmente ad aumentare nei prossimi mesi. Oggetto del contendere è per ora soltanto la prima tranche di ricorsi, che riguardano sei società specializzate nella gestione alberghiera. Complessivamente ne sono stati presentati una ventina.
La vicenda trae origine dalla complessa attività di verifica dei versamenti Ici. A partire dal secondo semestre del 2001 l'ufficio tributi del Comune ha passato al setaccio le dichiarazioni degli alberghi relativi agli anni 1994-95-96 scoprendo numerose irregolarità. E' emerso che buona parte degli stabilimenti termali erano sprovvisti di rendita catastale. L'imposta sugli immobili veniva calcolata in base a dati presunti oppure secondo parametri di bilanci aziendali. Il Comune ha contestato le modalità di conteggio dell'Ici accertando l'effettiva rendita catastale. In alcuni casi è stata verificata una discrepanza tra la cifra dovuta e quella versata. In altri le società si sono basate sui bilanci per effettuare il conteggio. A quel punto l'amministrazione comunale non aveva altra strada che quella di emettere degli avvisi di accertamento per rideterminazione delle rendite catastali o per omesso versamento. Scontato il ricorso delle aziende alberghiere che difendono la correttezza del loro operato sostenendo di non dover nulla al Comune.
A sostenere la tesi dell'ente locale in commissione tributaria provinciale ci sarà la commercialista Marina Manna. Daranno battaglia i consuenti dell'hotel Sollievo, cui viene contestata una presunta evasione di 12.100 euro nel triennio 94-96, il Vulcania (58.700 euro), il Grand Hotel (25.400 euro), l'Eliseo (un solo avviso per 15.370 euro), il Bertha (55.600 euro per il biennio 95-96) ed il Marco Polo (18.500 euro, sempre per gli anni 95-96). |