MONTEGROTTO. Il grave episodio avvenuto nella discoteca «Extra Extra», che ha avuto come protagonista il sindaco Luca Claudio, non avrà ripercussioni di natura politica. Le minoranze consiliari non intendono, al momento, entrare nel merito della vicenda e sollecitare chiarimenti in sede pubblica, magari chiedendo la convocazione di un consiglio comunale per dibattere dello scontro fisico fra sindaco e security, con due contusi e una denuncia in capo a Claudio. «Preferisco non esprimermi - esordisce l'ex sindaco Elvio Cognolato, consigliere d'opposizione della lista di centrosinistra "Montegrotto Terme che vogliamo" - Sarebbe un intervento inopportuno. Prima di tutto, non so esattamente come sia andata, visto che esistono due versioni in contrasto palese fra di loro, e quindi non posso giudicare chi sia l'aggressore e chi l'aggredito. In secondo luogo, temo che una qualsiasi presa di posizione del nostro gruppo venga strumentalizzata politicamente». Sulla stessa lunghezza d'onda il collega Antonio Voltolina, del medesimo raggruppamento, che si limita a dichiarare laconico: «Non ho commenti da fare. Si tratta di una vicenda a carattere esclusivamente privato». Anche Gisella Trescato, di «Lega e Polo per la libertà di Montegrotto», la pensa così: «Non ha senso, adesso, pronunciare giudizi senza fondamento. Mi pare quantomeno prematuro. Preferisco aspettare di conoscere con esattezza i fatti prima di formulare una valutazione». Una trasformazione davvero sorprendente per la politica sampietrina, considerando che la città termale ha fama di essere uno dei Comuni più «litigiosi» dell'intera provincia di Padova, dove denunce, controdenunce, esposti e querele letteralmente si sprecano. In altri tempi, una vicenda del genere avrebbe scatenato una vera e propria bufera. Ora sono tutti diventati più buoni, almeno a livello istituzionale. Perciò, se i cittadini la pensano diversamente da chi li rappresenta (sia che si trovi in maggioranza che all'opposizione) devono farlo sapere direttamente. |