I complicati calcoli sono stati rifatti almeno tre volte. Sia ipotizzando gli aumenti che le vecchie tariffe, in vigore fino a Natale. Alla fine ne è partorita una salomonica decisione che dovrebbe placare le proteste dei genitori contro il caro mensa. Per i due plessi scolastici di Mezzavia verrà introdotta una tariffa unica: 4900 lire a pasto, ovvero 2.53 euro. Un costo praticamente invariato per gli alunni dell'elementare "Ruzzante" (che pagavano due euro e mezzo) ma una sensibile riduzione a carico dei bimbi della materna "Arcobaleno", cui veniva applicata una tariffa di tre euro. "E' stata fatta una compensazione - precisa il sindaco Luca Claudio - mantenendo invariate le proiezioni di entrata. Dovevamo assolutamente salvaguardare gli equilibri di bilancio".
Un incontro con la delegazione del comitato genitori è fissato per giovedì prossimo al rustico di villa Draghi.
Claudio ne approfitta però per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «I genitori hanno snobbato il "faccia a faccia" chiarificatore che avevamo concordato perseverando nella protesta e attuando l'assurdo sciopero del panino. Tutto ciò a riprova di una volontà di scontro, mirata alla destabilizzazione politica e al blocco dell'attività amministrativa».
Il sindaco se la prende con il consigliere-genitore Antonio Voltolina: "Come negare che vi sia strumentalizzazione - argomenta - quando i genitori si incontrano il sabato mattina a casa sua? Come può essere considerata opposizione costruttiva la distribuzione di volantini che hanno le caratteristiche di una vera e propria campagna denigratoria nei confronti della mia persona e dei miei collaboratori?».
Claudio respinge al mittente anche le accuse della responsabile del comitato Lorena Carpanese: "Il menù che viene settimanalmente predisposto non include la mortadella, nè è ripetitivo di pasta all'olio, cappuccio e prosciutto, ma estremamente vario e ricco». |