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Venerdì 21/09/2001 - Mattino di Padova - Eugenio Garzotto

A Montegrotto l'assessore Zanon illustra a sindaci e associazioni della Bassa il piano triennale della Regione

Progetti mirati per l'integrazione degli extracomunitari

MONTEGROTTO. «La prossima settimana incontrerò le comunità islamiche del Veneto per approfondire anche con loro i termini del confronto sulle politiche dei flussi migratori e per illustrare le iniziative regionali per un più efficace inserimento sociale e culturale delle persone immigrate nel Veneto». Lo ha affermato l'assessore regionale Raffaele Zanon sostenendo che la migliore tattica per combattere l'immigrazione clandestina consiste nel favorire l'integrazione degli extracomunitari regolari. Solo così si riuscirà a portare alla luce, e quindi a fronteggiare, l'enorme «sommerso» che oscilla fra occupazioni saltuarie e attività criminali. I canali primari per raggiungere tale scopo sono tre: politiche abitative, pubblica istruzione e formazione professionale.

Il piano triennale approntato dalla Regione Veneto è stato presentato ieri a Montegrotto, a sindaci e amministratori della Bassa Padovana. Presenti all'incontro anche delegazioni dell'Upa, della Cna e dei Padovani nel mondo. Fra i punti qualificanti del programma sono previsti benefici fiscali per i datori di lavoro che comperino, ristrutturino, affittino o concedano in uso immobili per i propri dipendenti extracomunitari. Viene inoltre favorita la promozione di progetti che facilitino l'acquisto dell'abitazione da parte del lavoratore immigrato. Altro caposaldo sono i corsi di lingua italiana, di informazione sulla nostra cultura e di formazione professionale mirata. Terzo ambito sono i programmi per la preparazione di «mediatori culturali»: una figura professionale preparata a favorire l'incontro fra mondi diversi ma non inconciliabili.

«Tale piano di intervento - ha detto Zanon - è rivolto anche alla nostra emigrazione di ritorno». Ma in concreto, come attuare queste linee guida? Secondo la Regione, valutando una serie di progetti dettagliati che gli enti coinvolti nell'iniziativa possono presentare a Palazzo Balbi entro il 15 ottobre. La giunta ha infatti messo in bilancio per l'anno in corso una cifra di due miliardi per finanziare le proposte ritenute più efficaci.

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