Montegrotto Terme Centro di cottura praticamente deserto nel plesso scolastico di Mezzavia. Gli alunni dell'elementare "Ruzzante" hanno aderito in massa allo sciopero della mensa proclamato dal comitato genitori in segno di protesta contro l'aumento delle tariffe deciso dall'amministrazione sampietrina. All'ora di pranzo oltre metà dei ragazzini ha estratto dallo zainetto i panini preparati dalle mamme. In settanta su centotrenta hanno rifiutato il vassoio predisposto dalla Coges, la ditta appaltatrice del servizio di ristorazione. "I bambini erano felicissimi - commenta la responsabile del comitato Lorena Carpanese - perchè hanno finalmente potuto mangiare qualcosa che è di loro gradimento. Noi l'abbiamo ribadito più volte. Non è soltanto una questione di tariffe da rivedere. Il Comune deve intervenire sulla qualità dei pasti. I nostri figli non possono mangiare tutti i giorni pasta all'olio, cappuccio e prosciutto se non addirittura mortadella. Pretendiamo menu più vari e più ricchi. Anche gli insegnanti sono stanchi di mangiare sempre gli stessi cibi". A sorpresa si sono uniti alla protesta anche i bimbi della materna "Arcobaleno", cui il comitato non aveva osato chiedere il sacrificio del panino. In mensa sono stati serviti esattamente la metà dei pasti: trentacinque su un complessivo di settanta piccoli presenti a scuola. A riprova del fatto che la contestazione nei confronti del Comune non è per nulla rientrata. Lo sciopero proseguirà anche venerdì della prossima settimana, in attesa del faccia a faccia chiarificatore con il sindaco, in calendario per il 21 febbraio, presso il rustico di villa Draghi (ore 21). "Spero non si continui a parlare di strumentalizzazione politica" osserva il consigliere d'opposizione Antonio Voltolina". |