MONTEGROTTO. Vin brulè, tè, salsicce e mortadella per festeggiare lo «scampato pericolo» della fusione con Abano. Questa l'iniziativa organizzata domenica dal Comitato per il «no» all'unificazione, a un anno dal referendum che con una maggioranza schiacciante (il 70%) ha bocciato a Montegrotto qualsiasi ipotesi di costituzione delle «Grandi Terme». La manifestazione si è tenuta in Piazza Roma. Una delle casette di legno installate per il mercatino di Natale si è trasformata in un posto di ristoro gratuito che, nella tarda mattinata, ha richiamato un gran numero di cittadini, incuriositi dall'iniziativa. Erano presenti, fra gli altri, il direttivo del Comitato schierato al gran completo (capitanato dal suo presidente, e attuale assessore al Bilancio e alla Programmazione, Massimo Bordin), il sindaco Luca Claudio (nella foto Piran) e numerosi esponenti della maggioranza di centrodestra. «Il nostro è un sodalizio nato spontaneamente per contrastare una fusione dettata solo da interessi politici - ha puntualizzato Bordin -. Per fortuna il disegno delle precedenti amministrazioni, qui e ad Abano, è fallito. Può sembrare strano, ma ora la collaborazione con i nostri vicini è migliorata. Proprio perché trattiamo alla pari e non siamo succubi di nessuno. La giunta Cognolato voleva solo svendere la nostra città». «Non va sottovalutato - è intervenuto il sindaco Claudio - che molti componenti del Comitato e di An, il primo partito che si è apertamente schierato contro la fusione, adesso governino Montegrotto. E' la prova che i cittadini hanno premiato una linea coerente». |