«Leggo sul Gazzettino che il sindaco si è addirittura "imbufalito" perchè i genitori di una scuola cittadina hanno protestato per il rincaro del servizio di mensa scolastica. Sono perplesso del fatto che il sindaco riduca una protesta così vasta al solo rifiuto di pagare poche centesimi in più, se non addirittura a un complotto. Leggo anche che il sindaco si vergogna "come genitore" dei promotori della protesta perchè col loro comportamento "creano insubordinazione ed indisciplina" e "addestrano i figli ad andare contro le istituzioni fin da piccoli anziché insegnare loro il rispetto e la convivenza pacifica" (tra virgolette citazioni testuali).«Cattivi, cattivi genitori. Sono anch'io un genitore, e -secondo i criteri di divisione del mondo offerti dal sindaco- un potenziale delinquente: una delle mie due bambine frequenta la famigerata scuola Ruzzante (il focolaio dell'insurrezione), l'altra è gravemente disabile. Mia moglie ed io non pensiamo di essere cattivi genitori, tutt'altro. Con buona pace del sindaco, che ha abusato della fiducia di chi ha creduto agli slogan elettorali facili della sua parte politica: "meno tasse per tutti", "aiutare chi è rimasto indietro". Forse per il sindaco il denaro non è un problema, ma non a tutti è concessa la fortuna.«Per una famiglia monoreddito come la nostra è onestamente difficile arrivare alla fine del mese e, senza voler sfoggiare le nostre abilità economiche e gastronomiche per mettere assieme una cena decente, riteniamo i 3,00 euro richiesti per il pasto quotidiano a scuola spoporzionati rispetto alla qualità del servizio offerto (e non è una questione di piatti di plastica o di ceramica, santo cielo!). Non ho partecipato alle adunate sediziose precedenti, ma all'assemblea di sabato (oggi, ndr) farò di tutto per esserci. E per cantare al sindaco quanto sia meglio un buon panino indipendente in allegria piuttosto che certe sue minestre e bistecche inghiottite in un silenzio obbligatorio da caserma.Marco Pandin |