I Verdi sparano a zero contro la giunta guidata da Luca Claudio. Le recenti scelte in materia di viabilità generale dell'amministrazione di centrodestra avrebbero reso Montegrotto una città «a rischio», a causa del maggiore inquinamento e di un aumento dei pericoli per pedoni e ciclisti. Sotto accusa, la cancellazione dei progetti di recupero del complesso di Villa Draghi, la riapertura alla circolazione di viale Stazione e l'eliminazione della pista ciclabile di via Castello. «I risultati di questi primi mesi - esordisce Gianni Genghini, portavoce dell'Associazione intercomunale dei Verdi Euganea Est - sono altamente deludenti e si ritiene che molti, che forse volevano in buona fede un cambiamento di rotta e si erano fatti incantare dall'oratoria frizzante del sindaco, ora sono preoccupati per il futuro della città». Genghini passa poi alle accuse specifiche: «L'annullamento di qualsiasi progetto di recupero di Villa Draghi e del suo bellissimo parco ha provocato decise proteste tra gli stessi elettori che hanno votato la coalizione. Villa Draghi e il suo rustico sono ritenuti, a ragione, tra i migliori esempi di architettura dei Colli». L'esponente del Sole che ride punta poi l'indice contro la bocciatura del programma di totale pedonalizzazione di via Manzoni e la riapertura al traffico di viale Stazione. «Una strada ora tornata teatro di scorribande di automobilisti indisciplinati». Ma le ricadute più grave per la sicurezza dei cittadini, a detta dei Verdi, sarebbero causate dalle scelte in materia di percorsi alternativi a quelli automobilistici. «Un altro grave misfatto è stato la soppressione della pista ciclabile di via Castello (che costeggiava il camposanto, divisa dalla strada da pali metallici - una soluzione ritenuta assai efficace per la salvaguardia di ciclisti e pedoni in un tratto molto pericoloso, ndr), mentre la realizzazione di un analogo intervento in via Campagna Bassa rappresenta un palliativo più dannoso che utile, trattandosi in sostanza di un tracciato che restringe la carreggiata, ma non protegge. Questo mentre un'altra direttrice teatro di numerosi incidenti mortali, via Caposeda - conclude l'esponente del Sole che ride - è tuttora ignorata dall'amministrazione comunale». |