Le nuove tariffe per la refezione scolastica e per i corsi di attività motoria per anziani sono state al centro di un botta e risposta fra maggioranza e minoranza nel corso dell'ultimo Consiglio conunale. Non è stato accolto dalla giunta il suggerimento del rappresentante di «Montegrotto Terme che vogliamo» Antonio Voltolina di istituire canoni differenziati per i bambini residenti a Montegrotto e per gli alunni provenienti da altri Comuni.
L'amministrazione ha fissato in 4,50 euro giornalieri il costo pro capite per il servizio mensa alla elementare «Ippolito Nievo». Voltolina, invece, sollecitava tariffe inferiori per i sampietrini. Una soluzione già in vigore nella vicina Abano. Una scelta in questo senso - argomentava il consigliere di centrosinistra - avrebbe rappresentato un atto dovuto nei confronti dei cittadini, soprattutto in considerazione dell'aumento delle tasse previsto nel bilancio 2002. Gli ha risposto il consigliere delegato alla Pubblica Istruzione Luisa Bresciani, che ha sottolineato come, al momento, la maggioranza degli utenti sia composto da bimbi di Montegrotto. Prioritario, per l'amministrazione, è ora l'avvio del servizio con tariffe indifferenziate. Eventuali ritocchi alle cifre verranno effettuati solo se in futuro vi saranno maggiori richieste provenienti dall'esterno. Bresciani non ha poi risparmiato una stoccata alla Direzione didattica: il Comune è stato costretto a coprire i costi del servizio con una partecipazione del 40% non essendo riuscito ad ottenere dalla scuola un'adeguata assistenza negli orari dei pasti.
Critiche da parte delle minoranze sono giunte anche in merito alla tariffa di 50 euro fissata per il 1º corso di quattordici lezioni di ginnastica motoria per anziani. L'ex sindaco Cognolato ha definito il provvedimento inutile e costoso: la terapia termale può essere prescritta dal medico di base senza alcun costo per i pazienti ultrasessantacinquenni e con costi differenziati in base all'età per gli altri utenti. |