Disco verde al bilancio di previsione 2002: la manovra finanziaria è stata approvata con i soli voti della maggioranza di centrodestra. Scontata la contrarietà delle opposizioni ulivista e leghista. Addirittura i consiglieri di "Lega e Polo per Montegrotto Terme" Gisella e Aldo Trescato hanno lasciato l'aula prima dell'alzata di mano. A loro avviso la convocazione del consiglio comunale non era da ritenersi più valida essendo trascorsa da un pezzo la mezzanotte. L'uscita di Aldo Trescato ha però provocato un inghippo. E' venuto a mancare uno dei tre scrutatori, garanti della correttezza delle operazioni di voto. E non si è provveduto tempestivamente a sostituirlo. Ci si è accorti dell'assenza dello scrutatore soltanto a giochi fatti. A quel punto sindaco e assessori hanno chiesto lumi al legale di fiducia del Comune per non correre il rischio di vedersi invalidare la seduta. Nonostante le assicurazioni ricevute, il consiglio comunale è stato nuovamente riconvocato per oggi pomeriggio alle 18.30. Sarà una semplice presa d'atto con il replay della votazione sul bilancio.Lo strumento di programmazione finanziaria del Comune ha superato senza particolari difficoltà il vaglio dell'assemblea. I trentadue emendamenti proposti dall'opposizione sono stati respinti in blocco, con il placet del collegio dei revisori dei conti. Le modifiche suggerite da Ulivo e Lega non avrebbero garantito la salvaguardia degli equilibri di bilancio. L'ex-sindaco Elvio Cognolato ha posto comunque l'accento sul pesante inasprimento fiscale (un miliardo e mezzo in più tra Ici e addizionale Irpef) senza un'adeguata contropartita: non sarebbero stati previsti significativi aumenti di servizi nè opere pubbliche di rilievo.
Puntuale la replica dell'assessore Massimo Bordin: "L'aumento delle tasse è stata una scelta obbligata al 50\% - ha spiegato - il restante 50\% è legato al folto programma di interventi sul territorio, come testimoniano i quattro miliardi di investimenti. L'opposizione fa demagogia in quanto già da quest'anno aveva ipotizzato di ritoccare le imposte. Loro erano abituati a gonfiare le previsioni d'entrata senza verificare gli effettivi introiti. Noi ci siamo trovati a dover fronteggiare minori incassi (parcometri e canoni di depurazione delle acque) e maggiori spese per mutui, rette di anziani in istituto e contratto dei dipendenti". |