E' bastato un rapido colloquio telefonico per risolvere la questione. Il servizio di guardia medica farà rapidamente ritorno nel bacino termale. Entro 10-15 giorni al massimo i sanitari avranno a disposizione un locale di proprietà del Comune, attiguo alla biblioteca civica di via Scavi. La soluzione prospettata dal sindaco Luca Claudio è stata accolta con favore dal direttore generale dell'Asl 16 Adriano Cestrone, stanco delle polemiche tra le fazioni di medici che perseguivano obiettivi diversi. Con il definitivo via libera dell'unità socio-sanitaria il contenzioso è virtualmente superato. Al Comune spetta ora il compito di definire i tempi del trasloco della struttura, confinata da un paio di settimane nei locali dell'ex-ospedale psichiatrico di Brusegana, dove sono ubicati la centrale operativa e gli uffici amministrativi della guardia medica provinciale. Ai nove sanitari delle Terme sarà assegnato il piccolo appartamento un tempo in dotazione agli obiettori di coscienza. Attualmente l'alloggio è occupato da un ex-cuoco che finì alla ribalta delle cronache per aver vissuto a lungo con il suo cane in un garage senza riscaldamento. L'uomo risulta assegnatario di una casa di proprietà dell'Ater in via Catullo. Gli sono già state consegnate le chiavi dell'immobile. Prima di procedere alla stipula del contratto di comodato con l'Asl 16 dovranno essere completati la tinteggiatura, la pulizia e la sistemazione degli arredi. L'unità socio-sanitaria non dovrà sostenere alcuna spesa. I costi di gestione del locale (acqua, energia elettrica, riscaldamento) saranno totalmente a carico dell'ente locale. Alla fine la costanza dei sindaci di Abano e Montegrotto è stata premiata. Le due amministrazioni non volevano assolutamente rinunciare ad un servizio prezioso, sia per la popolazione che per i turisti. Proprio in extremis sono riusciti a sventare la minaccia del trasferimento della guardia medica nei locali dell'Opera Immacolata Concezione, alla Mandria |