MONTEGROTTO. Sono ben trentadue gli emendamenti al bilancio 2002 in discussione stasera al Consiglio comunale presentati dalle minoranza di centrosinista e Lega. Le due opposizioni sparano a zero contro il Polo. Nel mirino soprattutto l'aumento dell'Ici dello 0,5 per mille sulla prima casa e l'introduzione dell'addizionale Irpef dello 0,2% - due novità per Montegrotto. «Misure - denuncia per il centrosinistra Duilio Fasolato - che peseranno gravemente sulle tasche dei cittadini». Le cifre fanno riflettere: l'imposta sulla prima casa porterà nelle casse comunali 350 milioni; l'addizionale altri 405. La «stangata» è stata però giudicata inutile. E risibili le giustificazioni dell'assessore al Bilancio Massimo Bordin, secondo cui l'aumento si è reso necessario per far fronte a un buco di un miliardo e mezzo, in gran parte dovuto a interessi sui mutui, lasciato dalla precedente amministrazione. «Quegli interessi - ha sottolineato Antonio Voltolina - hanno inciso per soli 165 milioni».
La «ricetta» delle minoranze per mantenere in equilibrio i conti senza aumentare le due tasse (anche se centrosinistra e Lega approvano l'aumento Ici dell'1 per mille sulla seconda casa e gli altri fabbricati) prevede, fra l'altro, il potenziamento del recupero dell'evasione, canoni adeguati per usufruire del rustico di villa Draghi, maggiori introiti da sanzioni stradali; sul fronte delle uscite, il taglio delle spese di rappresentanza; l'assunzione di un solo vigile rispetto ai due previsti; un'oculata politica del sociale.
Categorico il leghista Aldo Trescato: «Questo bilancio è da prendere e buttare via. Il Polo sta clamorosamente disattendendo le promesse fatte in campagna elettorale». L'ex sindaco Elvio Cognolato: «L'attuale giunta ha aumentato le indennità di carica del 161%, da 81 a 210 milioni. Non abbiamo presentato emendamenti in merito perchè si tratta di un provvedimento legittimo. Ma la critica politica resta». |