Era stato uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale. Non aveva mai fatto mistero di volerli eliminare. Ed è stato di parola. I parcometri spariranno dalla città di Bertha. Il sindaco Luca Claudio era raggiante nell'annunciare al consiglio comunale la firma dell'accordo transattivo con la cooperativa Giotto. Turisti e residenti dovranno munirsi dell'odiato ticket fino al 31 ottobre del prossimo anno. Poi si tornerà al più equo sistema delle soste regolamentate dal disco orario. Pur di sbarazzarsi dei parcometri l'amministrazione sampietrina ha esaudito gran parte delle richieste della cooperativa. Innanzitutto il Comune si è impegnato ad acquistare (con una spesa complessiva di nove milioni, ndr) tutti i pali di sostegno fin qui utilizzati per la segnaletica verticale. Fino alla scadenza del contratto alla "Giotto" verrà riservato anche il nuovo parcheggio di via San Mauro, con un'ottantina di posti-auto. La tariffa oraria sarà di mille lire, quella giornaliera di cinquemila lire. Il giovedì soste a pagamento pure in piazza Mercato, sul piazzale antistante il ristorante "Da Mario", e nel park con ingresso da via Romana, con tariffa oraria di duemila lire. Ticket obbligatorio infine pure in via Scavi, ma soltanto nei giorni festivi, in occasione di manifestazioni e convegni ospitati al Palaturismo (cinquemila lire per le auto, ventimila per i pullman). Un piccolo ritocco è stato poi apportato al costo dell'abbonamento per i commercianti che risiedono fuori comune: pagheranno quindicimila lire al mese. Salate le sanzioni amministrative per i proprietari dei veicoli pizzicati senza tagliando: a partire dal 1 gennaio 2002 il primo avviso di pagamento comporterà una spesa di 16.500 lire, il secondo di 31 mila lire.
A queste condizioni il Comune riuscirà a svincolarsi dalla Cooperativa senza ulteriori oneri. Se non quello di trovare adeguata sistemazione in altre cooperative sociali ai tre disabili attualmente impiegati nel controllo dei parcheggi. Significativo il voto di astensione delle opposizioni di "Montegrotto Terme che vogliamo" e "Lega e Polo per Montegrotto ". Il capogruppo ulivista Duilio Fasolato l'ha motivato con la necessità "di rispettare la volontà dei cittadini". |