E' ormai in dirittura d'arrivo il definitivo piano finanziario per il prolungamento della Circonvallazione ovest di Montegrotto. Domani la Regione Veneto delibererà ufficialmente lo stanziamento di otto miliardi a suo carico (su un totale di ventiquattro) per la realizzazione dell'ambizioso progetto. La bretella di collegamento con la Statale 16 Adriatica e le opere accessorie sono state inserite nel programma triennale di priorità dell'amministrazione regionale. A questo punto è di fatto completamente disponibile l'intera somma necessaria (i restanti sedici miliardi giungeranno dagli altri enti coinvolti: i Comuni di Montegrotto, Abano, Torreglia e Due Carrare, la Provincia, le Ferrovie dello Stato e l'Anas) per realizzare un intervento atteso da oltre quarant'anni e che contribuirà in maniera determinante a eliminare tutto il traffico pesante diretto verso le Terme dalle normali arterie di scorrimento.
«E' un indubbio successo che dimostra la nostra capacità di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale - gongola il consigliere regionale di Forza Italia, Leonardo Padrin, -. Quella che si andrà a realizzare, dopo tanto tempo passato in chiacchiere, è un'opera che avvantaggerà non solo Montegrotto ma l'intero comprensorio termale».
Ovviamente soddisfatto anche l'assessore ai Lavori pubblici sampietrino Massimo Valandro: «Quello che va sottolineato è che adesso i lavori sono finanziariamente realizzabili e, soprattutto, cantierabili. Insomma, ora ci sono tutti i soldi». Sui tempi tecnici di concreto avvio dell'intervento, domina però ancora la prudenza. Lo stesso Valandro non si sbilancia, augurandosi però di poter visionare addirittura per la fine del mese il progetto definitivo. Poi si passerà alla fase definitivo-esecutiva e alle procedure di appalto.
Resta un piccolo scoglio. L'Anas non ha ancora sbloccato la propria quota di partecipazione, pari a 3,3 miliardi. A fine ottobre aveva improvvisamente «congelato» la cifra, chiedendo una revisione del progetto per la parte riguardante l'innesto sulla statale. L'ente preferiva la soluzione a svincoli sopraelevati alla già prevista rotatoria. Una modifica che avrebbe però inevitabilmente incontrato il parere negativo della Soprintendenza per l'eccessivo impatto ambientale. Valandro nega che questo inatteso stop rappresenti un problema: «Entro un mese dovremmo riuscire a giungere a un accordo. Ma se sarà necessario solleciteremo un finanziamento integrativo alla Regione in grado di coprire quei tre miliardi. Adesso non si può tornare indietro». |