Da quattro anni vive segregato in casa. Esce solo tre volte alla settimana per sottoporsi ai trattamenti di dialisi all'ospedale di Padova. Il resto della giornata lo passa nel piccolo appartamento al primo piano di una bifamiliare in via Campagna Bassa. Invalido al 100%, con gravi problemi di mobilità, non può neppure scendere in giardino per una boccata d'aria.
Le due rampe di scale rappresentano per lui un ostacolo insormontabile. Ora Sabino Baù, 67enne muratore in pensione (nella foto con la moglie), chiede aiuto al Comune per reperire, ad un canone di locazione ragionevole, un appartamento al pianterreno per sè e la moglie. «Sono in dialisi da 15 anni, ma fino a quattro anni fa le cose andavano abbastanza bene - racconta -. Adesso, però, praticamente non mi posso più muovere. Lascio questa casa solo quando, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, i volontari della Croce Verde mi accompagnano in ospedale». «Mio marito viene fatto sedere su una poltroncina apposita e trasportato a braccia - spiega la moglie Giancarla Nassi, anch'essa invalida al 50% -. Una situazione molto difficile per lui, che ha anche dei problemi cardiaci ed è reduce da un brutto attacco di broncopolmonite». I coniugi Baù hanno ottenuto dalla Regione un finanziamento - pari, quest'anno, a tre milioni e 700 mila lire - a integrazione delle spese di affitto e riscaldamento. Per disposizione dei medici nell'appartamento deve essere mantenuta una temperatura costante di 25 gradi. I Baù adesso vorrebbe cambiare casa, anche in un quartiere diverso, ma pur sempre a Montegrotto. Della delicata questione si stanno occupando il sindaco Luca Claudio e l'assessore ai Servizi sociali Omar Tasinato. «Stiamo contattando tutte le agenzie immobiliari per chiedere se è possibile concedere in locazione un appartamento ai Baù ad un affitto non superiore al mezzo milione mensile - spiega il primo cittadino -. Lanciamo un appello alle associazioni e ai privati». |