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Martedì 13/11/2001 - Mattino di Padova - Eugenio Garzotto

Via Manzoni a soffietto

Chiusura per lavori, poi l'isola pedonale flessibile

Entro la fine di novembre verrà chiusa al traffico via Manzoni. Il provvedimento si renderà necessario per intraprendere i lavori di profonda modifica dell'arredo urbano della centralissima direttrice di traffico.

Un intervento che muterà radicalmente l'aspetto della strada e che non potrà essere ultimato prima di sei mesi. Al posto del percorso viario attualmente in funzione sorgerà un attraversamento semipedonale che potrà essere sia utilizzato dalle autovetture che usufruito dai passanti. Una volta completata l'opera, in buona sostanza, l'amministrazione sampietrina potrà decidere di volta in volta quando interdire la via al passaggio veicolare e per quanto tempo.
«Precondizione per poter partire con i lavori era il completamento del nuovo parcheggio pubblico di via San Mauro - spiega l'assessore Massimo Valandro - così da consentire a chi utilizza abitualmente gli spazi di posteggio di via Manzoni (soprattutto residenti e commercianti) di continuare a lasciare la propria vettura a poca distanza dall'abitazione o dal luogo di lavoro».

Il nuovo parking può infatti arrivare ad accogliere centotrenta macchine. I lavori su via Manzoni prevedono, principalmente, un restringimento della carreggiata di mezzo metro e la conseguente eliminazione delle aree di sosta a pagamento. In secondo luogo il posizionamento di un lastricato in pietra di Mostar e la costruzione di un sottofondo che permetta il passaggio delle vetture senza provocare danni alla nuova pavimentazione. Finisce così definitivamente nel cassetto il progetto di isola pedonale permanente predisposto a suo tempo dalla giunta guidata da Elvio Cognolato. Nonchè il primo lavoro pubblico «stoppato» dal successore Luca Claudio, a poche settimane dal suo insediamento. Il centrodestra aveva sempre giudicato negativamente qualsiasi ipotesi di interdizione totale al traffico.

Ma l'opera era ormai stata appaltata e - a meno di non incorrere in salatissime penali - non era proprio il caso di revocarla. Da qui, la decisione «salomonica» di salvaguardare le caratteristiche principali dell'intervento senza però chiudere definitivamente al traffico l'intera area.

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