Nessuna diffamazione. E così il giudice civile ha respinto la domanda di risarcimento danni di 50 milioni di lire avanzata dall'associazione «La Tenda» di Montegrotto che si era sentita «diffamata» da un articolo dell'ex sindaco leghista Giuseppe Gallo, morto circa un anno fa. Gallo era stato l'autore di un volumetto che aveva destato molto scalpore, intitolato «Un sindaco nel pollaio di Bossi». Nel libro l'amministratore (difeso dall'avvocato Carlo Bermone) aveva sostenuto che «La Tenda» (difesa dall'avvocato Biagio Pignatelli) per accedere ai finanziamenti regionali avrebbe gonfiato il numero dei pazienti assistiti, tutti disabili, facendosene assegnare anche dai Comuni vicini. Inoltre - sempre secondo quanto scritto da Gallo - 60 persone erano state assunte per provvedere alle necessità di 12 disabili. L'ex sindaco aveva definito l'associazione di volontariato «un carrozzone che stipulò una convenzione con l'Usl 21 di Padova con un sistema di finanziamento che gravava per buona parte sul Comune di Montegrotto... Una furbesca partita di giro di cui il cittadino non si è mai reso conto». Prima della causa davanti al giudice, era fallito un tentativo di conciliazione fra le parti: Gallo si era dichiarato ben sicuro delle proprie affermazioni. Ma è spirato prima di assistere alla fine della querelle giudiziaria. |